Nuovi limiti al contante dal 01/01/2022

In base al decreto fiscale n°124 del 2019, si entra nell'ultima tappa prevista per l'utilizzo del contante, il cui limite per pagamenti e simili a decorrere dal 01/01/2022 scenderà dagli attuali 1999,99 euro ad un massimo di 999,99 ( quindi al di sotto dei 1.000 euro ).                                                                        

Pertanto bisogna fare attenzione al pagamento di fatture, ai finanziamenti soci e ai prelevamenti dei soci in contanti dalle casse della società.                                                                  Per le violazioni commesse e contestate a partire dal 01/01/2022 la sanzione è pari a euro 1.000,00.  Tale sanzione risulta applicabile sia a chi concretamente paga la cifra ultrasoglia sia a chi la riceve.

Il rimborso spese nella prestazioni di lavoro autonomo occasionale: la ritenuta d’acconto quando si applica?

In caso di prestazione di lavoro autonomo occasionale, quando va applicata la ritenuta d’acconto? Una breve guida per far luce sulla questione

­Nell’ambito di una prestazione di lavoro autonomo occasionale, nel caso in cui vengano erogati esclusivamente rimborsi spese, non si rende necessaria l’applicazione della ritenuta d’acconto del 20% sull’importo erogato: è stata la stessa agenzia  delle entrate a chiarire tale aspetto nella risoluzione n. 49/E/2013.

Da un punto di vista giuridico il lavoratore autonomo occasionale è quel soggetto che svolge a favore di un committente un’opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio senza vincolo di subordinazione, al di fuori dal coordinamento del committente e senza inserimento funzionale nella sua organizzazione; tuttavia la prestazione per non rientrare nell’ambito di un rapporto di lavoro autonomo abituale (con conseguente obbligo di apertura della partita iva  ed emissione della fattura) deve essere sporadica, occasionale e non abituale.

Da un punto di vista fiscale invece i redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale sono disciplinati dall’ art. 67 del Tuir (D.P.R. n. 917/1986): in particolare la lettera l) prevede che siano inclusi tra i “redditi diversi” quelli derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (o dalla assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere).  La determinazione del reddito imponibile da lavoro autonomo occasionale si ottiene dalla differenza tra l’ammontare percepito nel periodo di imposta, secondo quindi un principio di cassa, e le spese specificamente inerenti alla produzione di tale reddito.

Differenza tra Srl e Srls: scopri di più

Tutti coloro che hanno intenzione di aprire una start up devono assolutamente costituire una società o, in alternativa, optare per la ditta individuale. Ma quale scegliere? Senza alcun dubbio, una delle forme sociali più indicate per una start up è la società a responsabilità limitata. Nell’ultimo periodo, però, si sente parlare moltissimo anche di società a responsabilità limitata semplificata. Qual è la differenza tra SRL e SRLS?

Prima di scendere più nel dettaglio e specificare le differenze tra SRL e SRLS è necessario tenere conto del fatto che queste ultime sono state legittimate dall’ordinamento nel 2012. L’azione del governo era finalizzata a dare un nuovo slancio al settore occupazionale.

Dichiarazione di successione

Modello e le modifiche apportate dal D.Lgs di attuazione della Legge delega N. 23/2014.

 La Dichiarazione di Successione o eredità deve essere presentata dai chiamati all’eredità e legatari, dagli immessi nel possesso dei beni, dagli amministratori dell’eredità, i curatori delle eredità giacenti, dagli esecutori testamentari e dai trust. Non vi è obbligo di dichiarazione se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Con il D.L. semplificazione fiscale è stata aumentata la quota di attivo (prima era di 25.823 euro) per cui scatta l’esenzione dalla presentazione della dichiarazione. In linea generale la Dichiarazione di Successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente. È necessario compilare l’apposito modulo (Modello 4) disponibile presso gli uffici dell’Agenzia e successivamente presentarlo all’ufficio nella cui circoscrizione era fissata l’ultima residenza del defunto. Con il Decreto Semplificazioni fiscali, oltre all’aumento della soglia di esenzione dalla dichiarazione, sono state introdotte altre due novità: non sarà più obbligatorio allegare i documenti in originale (essendo sufficienti le relative copie non autenticate, accompagnate da una dichiarazione sostitutiva), né sarà necessario presentare la dichiarazione integrativa in caso di rimborso fiscale erogato dopo la dichiarazione di successione. 

Iscritto nella sezione A dell'Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Roma n°AA_005957
Iscrizione nel Registro dei Revisori contabili N. 106810

Pomponi & Associati Commercialisti

Via Sava 73 00133 Roma

06 20434580

P.IVA: 10662070589

 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per migliorare la navigazione questo sito utilizza i cookie. privacy policy.

Navigando su questo sito accetto i cookies.